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Dopo quattro mesi di chiusura, causata dalla gravissima carenza di personale di
sorveglianza, dal 1 dicembre 2005 riapre al pubblico il Museo Archeologico
Nazionale di Parma.
La riapertura è resa possibile grazie alla convenzione stipulata con
l’associazione Auser di Parma in virtù della quale due volontari
affiancheranno quotidianamente il personale del museo nell’accoglienza al
pubblico.
La collaborazione con Auser, per ora sperimentale, durerà fino alla fine di
marzo ma sarà possibile prorogarla fino alla fine di giugno.
Dal 1 dicembre 2005 al 31 marzo 2006 l’orario di apertura del museo sarà il
seguente:
dal lunedì al sabato |
dalle 9 alle 13 |
domenica e festivi |
dalle 15 alle 18 |
giorni di chiusura |
24, 25 e 26 dicembre 2005, 1 gennaio 2006 |
6 gennaio 2006 |
dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 |
Per le scolaresche ed i gruppi è obbligatoria la
prenotazione, telefonando dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 ai
numeri 0521.233718 – 0521.282787
Come è noto, nello scorso luglio l’interruzione del servizio
civile sostitutivo della Leva, che per qualche anno aveva consentito di
affiancare alcuni giovani obiettori al poco personale di vigilanza, aveva
costretto ad interrompere l’apertura al pubblico. In questi mesi, consapevole
del disagio che la chiusura portava alla città, la Direzione del museo ha
cercato di continuare ad offrire un servizio, sia pur limitato, organizzando
iniziative dedicate ai ragazzi dei centri estivi del Comune di Parma (in luglio
ed agosto) e ai Centri Anziani di Parma, in collaborazione con l’Amministrazione
Provinciale (nel mese di novembre).
La convenzione con Auser-Parma riapre ora le porte del museo e restituisce alla
città il proprio patrimonio storico, rispondendo soprattutto alla forte domanda
delle scuole. E’ questa infatti, da sempre, la fetta di pubblico più consistente
del Museo, che con la chiusura ha visto fortemente compromessa la possibilità di
qualificazione didattica sui temi della storia dell’antichità.
Per adesso si tratta di soli quattro mesi, durante i quali si dovrà verificare
l’efficacia e la sostenibilità di questa iniziativa: rimangono infatti invariate
le problematiche legate alla grave carenza di personale di vigilanza, poiché
come è noto il personale volontario può solo appoggiare, ma non sostituire i
custodi di ruolo, sui quali rimane la responsabilità della sicurezza del museo.
In ogni caso, la collaborazione tra Auser e Museo archeologico sembra indicare
una nuova strada per la gestione di un bene pubblico, che comporta un sempre più
forte coinvolgimento dei cittadini.
A cura della Direzione del Museo Archeologico
Nazionale di Parma
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