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Dipartimento di Archeologia dell'Università degli Studi di Bologna
Un Museo archeologico nel Complesso di San Giovanni in Monte: il patrimonio sottratto e recuperato
La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e il
Dipartimento di Archeologia hanno avviato un accordo che riguarda lo studio e la
valorizzazione di materiali recuperati da sequestri effettuati tra gli anni ’60
e gli anni ’80 del secolo scorso dal Nucleo Tutela del Patrimonio
storico-artistico dei Carabinieri, e dati in carico alla Soprintendenza. Si
tratta di un progetto indirizzato alla valorizzazione di materiale archeologico
che sarebbe rimasto altrimenti inaccessibile al pubblico, e all’interno di
un’operazione rivolta, non solo agli specialisti, ma soprattutto a mettere in
risalto ad un’utenza ampliata – oltre alla valenza storica e culturale di cui
gli oggetti sono portatori – il significato sociale che ricopre la restituzione
e la valorizzazione di un patrimonio che sarebbe rimasto “muto e inascoltato”
perché sottratto al suo naturale contesto di appartenenza. La collaborazione e
gli intenti comuni della Soprintendenza per i Beni Archeologici e del
Dipartimento di Archeologia – al di là dei ruoli di competenza imposti dalle
normative vigenti – hanno dato modo di creare progetti a rotazione su percorsi
tematici che toccano gli aspetti della vita quotidiana, del rituale funerario,
della produzione e dei commerci nel mondo antico, in un percorso cronologico che
si snoda dalla protostoria all’età postclassica, nell’intento di restituire ai
materiali la loro identità perduta e soprattutto per dar modo di conoscerli
attraverso il loro aspetto funzionale.
Per sensibilizzare il pubblico, non manca una sezione specifica sul problema del
collezionismo illegale – che nasce senza specifici intenti programmatici e tanto
meno per motivazioni di carattere culturale, pertanto assolutamente
irresponsabile -, strettamente congiunto al tema del commercio e del traffico
dei beni archeologici, illustrato anche dalla presenza di falsi, spesso
“mescolati” ai pezzi autentici nei lotti illecitamente commerciati, ma che
rappresentano un interessante documento per ricostruire il profilo dell’utenza
di questo tipo di commercio. Inoltre, in aggiunta al valore e alla funzione che
l’iniziativa può svolgere sul piano: della ricerca, della didattica, della
valorizzazione, rappresenta anche un nuovo sistema di interazione fra Enti che
hanno sempre agito nello stesso ambito “d’azione”. Per completezza, occorre dire
che, alla base di questo lavoro, oltre che agli intenti dei funzionari di
Soprintendenza e dei docenti universitari, esiste anche il lavoro degli studenti
che si sono impegnati nella “creazione e realizzazione” di un progetto comune
volto – in ultimo – alla valorizzazione di una pur piccola porzione del
patrimonio dei beni archeologici, ma sempre da restituire alla comunità. I
progetti sono il frutto di tre tesi di laurea Specialistica a cura di: Ambra
Spinelli, relativamente al percorso sugli aspetti della vita quotidiana dall’età
protostorica a quella rinascimentale; Valentina Lucchini per quello riguardante
la ricostruzione del rituale funerario in età protostorica in Daunia, e Vanessa
Maiolo, che ha curato la sezione sempre sulla vita quotidiana – ma per l’età
romana – su aspetti relativi al culto, al gioco, alla produzione, oltre che alla
realizzazione del sito web generale del Museo Universitario.
L’iniziativa sarà presentata nel Complesso di San Giovanni in Monte, sede del
Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, Lunedì 6 aprile 2009
alle ore 11.15, con gli interventi dei promotori dell’iniziativa, il dr. Luigi
Malnati , Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e il prof.
Giuseppe Sassatelli, già Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Bologna, e precedentemente Direttore del Dipartimento di
Archeologia.
Bologna, 06 aprile 2009
Dipartimento di Archeologia – Università di Bologna, Alma Mater Studiorum
Piazza San Giovanni in Monte, 2
40124 BOLOGNA
Per informazioni:
prof.ssa Maria Teresa Guaitoli
tel. 051/2097714
mariateresa.guaitoli@unibo.it