Il restauro del Giardino di Palazzo Costabili, detto "di Ludovico il Moro", a Ferrara
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Garden Club di Ferrara - Istituto Tecnico Agrario Statale “Fratelli Navarra”

Il progetto “Moltiplicazione per taleaggio del bosso del labirinto del giardino del Palazzo Costabili in Ferrara”

Giulia Vullo, Presidente del Garden Club di Ferrara
Luigi Benelli, Coordinatore del progetto

Fin dal 1998 (Anno Europeo del Giardino) il Garden Club di Ferrara ha affiancato la Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara negli interventi manutentivi sul giardino del Palazzo Costabili, detto “di Ludovico il Moro”, finalizzati ad aperture straordinarie del giardino al pubblico.
Nell’ambito degli interventi manutentivi, realizzati liberalmente da soci del Garden Club e da giardinieri dell’AMSEFC di Ferrara, gli sforzi si sono concentrati sul labirinto, struttura vegetale complessa (peraltro unica nella realtà ferrarese) che appariva vistosamente compromessa dalla presenza massiccia di infestanti, da ampie fallanze e dalla presenza di piante disomogenee per qualità e tessitura.
Di fronte a questa situazione, con il beneplacito della Direzione del Museo e in collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario Statale “Fratelli Navarra” di Malborghetto di Boara (Ferrara), nel 2005 è stato adottato un modello di riproduzione botanica, mirato alla salvaguardia della biodiversità, già applicato nel restauro di giardini storici all’estero. Tale modello prevedeva la possibilità di ricostituire le siepi di bosso mediante piantine ottenute da talee, ricavate da piante individuate come appartenenti all’impianto originario. Questo progetto di lungo periodo è stato affrontato, per le sue valenze di esperienza didattica nel campo del restauro vegetale, su pura base volontaristica, da docenti, tecnici e allievi dell’Istituto “F.lli Navarra” di Malborghetto di Boara, attraverso la mediazione, consulenza e attiva partecipazione personale dal prof. Luigi Benelli. L’Istituto è venuto così a ospitare nelle sue serre, fra il 2005 e l’inizio del 2009, più di 3000 talee di bosso, ricavate dalla siepe originale del labirinto, perseguendo un progetto pilota, assolutamente nuovo nella nostra città.