Microlitostrati: 1000 anni di mosaici a Reggio Emilia
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Ufficio stampa SBAER e Museo Diocesano di Reggio Emilia-Guastalla
16 aprile 2015

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Un sabato pomeriggio per approfondire: Museo Diocesano, 18 aprile, ore 15.30

Microlitostrati
1000 anni di mosaici a Reggio Emilia

L’esposizione dallo scorso 21 marzo presso la sala dedicata alla cattedrale nel locale Museo Diocesano del mosaico di IV secolo scoperto durante le indagini archeologiche condotte in duomo dal 2005, hanno portato un notevole riscontro di pubblico della Provincia reggiana, ma anche destato l’interesse e la curiosità di numerosi turisti che sempre più stanno visitando la nostra città: oltre 3500 le presenze registrate nelle prime settimane di esposizione. Complici la Mostra su Piero della Francesca a Palazzo Magnani, Fotografia Europea e l’Expo 2015, molti i visitatori attesi nelle sale del Museo Diocesano, ricche di particolari ed eccezionali reperti, oggi superbamente integrati dai 35 mq circa di tappeto in pietre policrome, ottimamente restaurato e felicemente collocato, con figure di uomini, donne, animali, motivi geometrici, i cui significati simbolici attendono ancora una convincente disamina. Il mosaico, riemerso dopo oltre un millennio e mezzo di oblio dal sottosuolo della cripta del duomo reggiano, è solo uno dei “litostrati” che il passato ha restituito in tempi recenti. Numerosi i lacerti recuperati dagli strati della fase repubblicana e poi imperiale di Roma; ma a Reggio non meno pregevoli sono i grandi “quadri” figurativi che a partire dall’XI secolo arricchiscono i pavimenti delle maggiori chiese della città e che oggi sono fruibili presso i Civici Musei. La lotta tra il bene e il male; lo zodiaco come simbolo del tempo ormai orientato verso l’eternità; scene di vita quotidiana con valenze moraleggianti: questi i principali temi squadernati attraverso pietruzze bianche, nere, rosse, rosa, verdi dei pavimenti medievali della cattedrale, di s. Giacomo maggiore, di s. Prospero, di s. Tommaso, il cui effetto complessivo possiamo immaginare ammirando stupiti il fantasmagorico albero della vita presente sul pavimento della cattedrale di Otranto.

Saranno anche questi i temi illustrati sabato 18 aprile a partire dalle 15.30, presso il Museo Diocesano. Relatori: i funzionari della soprintendenza Marco Podini e Renata Curina; gli storici dell’arte Giordana Trovabene, Attilio Marchesini; i restauratori Giorgio Arcari e Monica Zanardi; gli archeologi Roberto Macellari e Ottavio Malfitano, insieme al direttore del museo diocesano, mons. Tiziano Ghirelli, alla direttrice dei Civici Musei, Elisabetta Farioli e al soprintendente regionale per l’archeologia Luigi Malnati. Con l’occasione saranno presentati i nuovi supporti didattici esplicativi predisposti nel cortile del Museo Diocesano, mentre un cortometraggio guiderà il visitatore nella comprensione delle fasi del ritrovamento e del restauro del mosaico in mostra.