Mens sana in corpore sano. Iniziate il 2017 passeggiando nell'antica città etrusca di Kainua e visitando il Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di Marzabotto aperti domenica 1 Gennaio con ingresso gratuito
Capodanno con gli Etruschi: museo e scavi di Marzabotto aperti dalle 10 alle 18 con ingresso gratuito
Città di Kainua e Museo
Nazionale Etrusco
Via Porrettana Sud n. 13
MARZABOTTO (BO)
info 051.932353
L'area
archeologica dell'antica Kainua (l'odierna Marzabotto) è una testimonianza unica
nell’ambito della civiltà etrusca. La straordinaria conservazione dell’impianto
originale della città -dovuta all’abbandono del luogo a partire dall’invasione
celtica- consente un tuffo nel passato che coniuga al grande
interesse scientifico una particolare suggestione ambientale.
Il giorno di Capodanno gli scavi della città etrusca di Kainua e
il Museo Nazionale Etrusco di
Marzabotto saranno aperti dalle 10 alle 18 con ingresso gratuito per
tutti.
Un'occasione in più per visitare il vasto pianoro su cui si snodano i resti
dell’abitato e le ampie strade che si incrociano ortogonalmente suddividendo in
modo regolare lo spazio urbano orientato secondo i canoni dell’etrusca
disciplina, salire alle costruzioni sacre dell’acropoli e ridiscendere alle aree
funerarie situate subito al di fuori della città dei vivi.
Nel museo dedicato a Pompeo Aria -organizzatore del primo nucleo della collezione- si possono
ammirare le testimonianze della vita della città che prosperò dalla fine del VI
alla metà del IV secolo a.C., dai ricchi corredi delle necropoli alle
ricostruzioni dei tetti e degli alzati delle case, dalle statuette votive in
bronzo alla testa di Kouros, fino alle testimonianze recuperate a Sasso Marconi
e nel territorio circostante.
Un modo diverso per iniziare l'anno e magari smaltire gli eccessi di San
Silvestro, beneficiando oltretutto dell'iniziativa del
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, #domenicalmuseo, che
consente l'ingresso gratuito in tutti i luoghi della cultura statali la prima
domenica di ogni mese.
Il sito archeologico di Marzabotto/Kainua non cessa mai di stupire. Gli Etruschi avevano non solo progettato la città secondo un
modello assunto direttamente dal mondo greco (seppur "mediato" dall'etrusca
disciplina) ma alimentavano quotidianamente i legami culturali e commerciali con
l’Ellade tramite il fiume Reno (che all'epoca sfociava nel ramo spinete del Po),
il porto di Spina e l’Adriatico.
Di questa grecizzazione sono segno evidente non solo la ceramica attica, la cui
presenza nei corredi tombali conferma la completa acquisizione dell'ideologia
del vino e del banchetto nell'Aldilà, ma anche splendidi reperti come la testa
di kouros in marmo greco o la grande kore in bronzo che suggeriscono la
possibilità di una produzione anche locale atteggiata fedelmente al mondo greco
seppur tradotta in stilemi specificamente etruschi.
Risale ai primi anni del Duemila la scoperta nella parte bassa della città di un
imponente tempio a pianta greca dedicato al dio Tinia, somma divinità degli Etruschi, corrispondente allo Zeus dei Greci.
Questo tempio integra la sacra acropoli situata sull’altura -dove si trovano i
resti di tre strutture templari, di due altari e della sede augurationis,
cioè il punto da cui l’augure eseguiva i riti di fondazione della città- e il
cosiddetto Santuario fontile, legato al culto delle acque e a riti di sanatio,
situato al di fuori del perimetro urbano.
Nella foto: La Grande Kore esposta nel Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto (foto Iago Corazza)