Lunedì 1 maggio 2017 (Festa del Lavoro) apertura straordinaria per l’intera giornata del Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e dell’area archeologica di Marzabotto (BO)
Primo Maggio con gli Etruschi
Orari di apertura: Museo 9-18.30 – area archeologica 8-19
Ingresso € 3,00
Città di Kainua e Museo
Nazionale Etrusco
Via Porrettana Sud n. 13
MARZABOTTO (BO)
info 051.932353
Anche quest’anno, in occasione della Festa del Lavoro, il Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e l’area archeologica di Marzabotto rinunciano alla chiusura del 1° maggio (per giunta coincidente con quella settimanale del lunedì) per consentire a cittadini e turisti di apprezzare i propri scavi e collezioni. Anche nella giornata del Primo Maggio il Museo sarà regolarmente aperto dalle 9 alle 18.30 e l’area archeologica dalle 8 alle 19.
L'area archeologica dell'antica città di Kainua (a monte dell'odierna
Marzabotto) è una testimonianza unica nell’ambito della civiltà etrusca. La
straordinaria conservazione dell’impianto originale della città -dovuta
all’abbandono del luogo a partire dall’invasione celtica- consente un tuffo nel
passato che coniuga al grande interesse scientifico una particolare suggestione
ambientale. In nessun altro sito etrusco al mondo è possibile visitare il vasto
pianoro su cui si snodano i resti dell’abitato e le ampie strade che si
incrociano ortogonalmente suddividendo in modo regolare lo spazio urbano
orientato secondo i canoni dell’etrusca disciplina, salire alle costruzioni
sacre dell’acropoli e ridiscendere alle aree funerarie situate subito al di
fuori della città dei vivi.
Nel museo dedicato a Pompeo Aria -organizzatore del primo nucleo della
collezione- si possono ammirare le testimonianze della vita della città che
prosperò dalla fine del VI alla metà del IV secolo a.C., dai ricchi corredi
delle necropoli alle ricostruzioni dei tetti e degli alzati delle case, dalle
statuette votive in bronzo alla testa di Kouros, fino alle testimonianze
recuperate a Sasso Marconi e nel territorio circostante.
I resti dell’antica Marzabotto/Kainua non cessano mai di stupire. Gli
Etruschi avevano non solo progettato la città secondo un modello assunto
direttamente dal mondo greco (seppur "mediato" dall'etrusca disciplina) ma
alimentavano quotidianamente i legami culturali e commerciali con l’Ellade
tramite il fiume Reno (che all'epoca sfociava nel ramo spinete del Po), il porto
di Spina e l’Adriatico.
Di questa grecizzazione sono segno evidente sia la ceramica attica, la cui
presenza nei corredi tombali conferma la completa acquisizione dell'ideologia
del vino e del banchetto nell'Aldilà, sia gli splendidi reperti come la testa di
kouros in marmo greco o la grande kore in bronzo che suggeriscono
la possibilità di una produzione anche locale atteggiata fedelmente al mondo
greco seppur tradotta in stilemi specificamente etruschi.
Risale ai primi anni del Duemila la scoperta nella parte bassa della città di un
imponente tempio a pianta greca dedicato al dio Tinia, somma divinità
degli Etruschi, corrispondente allo Zeus dei Greci. Questo tempio integra la
sacra acropoli situata sull’altura -dove si trovano i resti di tre strutture
templari, di due altari e della sede augurationis, cioè il punto da cui
l’augure eseguiva i riti di fondazione della città- e il cosiddetto Santuario
fontile, legato al culto delle acque e a riti di sanatio, situato al di
fuori del perimetro urbano.
Maggiori informazioni sul sito www.archeobologna.beniculturali.it o direttamente al museo 051.932353
Nella foto: La Grande Kore esposta nel Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto (foto Iago Corazza)
Visitatori museo + area archeologica paganti 63 + gratuiti 29 = 92