Ferrara, Museo Archeologico Nazionale
Dopo il successo dei primi tre appuntamenti, venerdì 28 giugno (ore 15.30) si conclude il primo ciclo di visite guidate dedicato alla scoperta delle meraviglie di Palazzo Costabili, sede del museo
Spina si fa in quattro per rivivere una storia che non tramonta mai
visita guidata gratuita
venerdì 28 giugno, ore 15.30
a cura di Eleonora Poltronieri e Chiara Guadagnino
Museo Archeologico
Nazionale di Ferrara
Via XX Settembre n. 122
info 0532 66299
www.archeoferrara.beniculturali.it
Ingresso intero €
5,00
ridotto € 3,00 e gratuito per gli aventi diritto
Un viaggio nell’antica città di Spina per chiudere in bellezza il mese di
giugno. E per “bellezza” intendiamo la sfilata di capolavori esposti a Palazzo
Costabili, detto di Ludovico il Moro, in via XX settembre, sede del Museo
Archeologico Nazionale di Ferrara.
Le meravigli architettoniche, le ceramiche dipinte, gli ori, le immagini di dei
ed eroi: il museo e i suoi reperti verranno illustrati venerdì 28 giugno, alle
15.30, da Eleonora Poltronieri e Chiara Guadagnino, volontarie del Servizio
Civile presso il Museo.
La visita guidata, completamente gratuita, si inserisce nelle attività di
valorizzazione e tutela del patrimonio ferrarese previste dal progetto di
Servizio Civile Nazionale “Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico”
attivato dall’Arci di Bologna a partire dall’aprile scorso in seguito agli
eventi sismici del maggio 2012 e coordinato per la Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell’Emilia Romagna dal Dott. Valentino Nizzo.
Le volontarie oltre a guidare i visitatori attraverso le storie del Museo
spiegheranno l’importanza della “comunicazione” delle eccellenze culturali
locali in un ottica di partecipazione e di condivisione della memoria storica
comune.
A luglio seguiranno nuove altre visite, anche tematiche.
Per info: www.archeoferrara.beniculturali.it o tel. 0532.66299.
Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Il Museo è situato nel cinquecentesco palazzo
tradizionalmente attribuito al Duca di Milano Ludovico Sforza, detto il Moro, ma
in realtà di proprietà di Antonio Costabili, segretario di Ludovico e
personalità di spicco della corte del Duca Ercole I d’Este.
Eretto su progetto di Biagio Rossetti (1495-1504), il palazzo è rimasto
incompiuto. Dopo alterne vicende, nel 1920 fu acquisito dallo Stato che quindici
anni dopo vi inaugurò il Museo Archeologico Nazionale, uno dei più importanti al
mondo per la ceramica attica a figure rosse.
Il museo conserva ed espone le testimonianze archeologiche ritrovate nella
provincia di Ferrara, prime tra tutte quelle provenienti dagli scavi del
fiorente porto commerciale etrusco di Spina che, tra il VI e il III sec. a.C.,
rappresentò uno dei centri focali della regione.
Nelle sale del Museo sono esposti alcuni dei corredi ritrovati nelle oltre 4mila
tombe della necropoli della città (necropoli di valle Trebba e di Valle Pega),
reperti talora veramente impressionanti per bellezza e ricchezza che
accompagnavano il defunto nel viaggio verso l’oltretomba. Tra tali oggetti e
manufatti, l’elemento più rilevante è costituito dall’imponente raccolta di vasi
attici a figure rosse di V sec. a.C. e in generale dalla ceramica attica
figurata che, nelle ripetute associazioni funzionali che ruotano attorno al
cratere, evoca principalmente (e soprattutto nelle sepolture di rango) i rituali
del convito e del simposio.
Nel 2007 sono state aperte al pubblico otto nuove sale che hanno raddoppiato la
superficie espositiva; si sono anche conclusi i restauri dell’Aula Costabiliana,
o “Sala del Tesoro”, magistralmente affrescata in stile mantegnesco da Benvenuto
Tisi, detto il Garofalo, tra il 1503 e il 1506.
Sono seguite le aperture del nuovo spazio espositivo dedicato alle due piroghe
(imbarcazioni monossili, presumibilmente di età tardo romana (III-IV secolo
d.C.), rinvenute nel 1940 in Valle Isola, nel territorio ferrarese), della Sala
degli Ori, straordinaria collezione di gioielli d’oro, argento, ambra e pasta
vitrea di manifattura greca ed etrusca di V e IV sec. a.C. rinvenuti nelle tombe
di Spina esposta in un raffinato allestimento realizzato con la collaborazione
di Bulgari, e del restaurato giardino neorinascimentale, unico esempio compiuto,
entro le mura di Ferrara, di giardino formale storico sopravvissuto a Ferrara
Nel'ottobre 2011 è stato infine inaugurato il nuovo allestimento del museo che
lo ha dotato di apparati didattici all'avanguardia, sala tattile per utenti
svantaggiati e sala relax
approfondimenti su http://www.archeoferrara.beniculturali.it
Quattro appuntamenti al Museo Archeologico Nazionale per rivivere una storia che non tramonta mai
SPINA SI FA IN QUATTRO
ultima visita guidata gratuita
venerdì 28 giugno, ore 15.30
visite guidate gratuite dal 21
al 28 giugno con il seguente calendario:
venerdì 21 e venerdì 28 giugno, ore 15.30
sabato 22 e domenica 23 giugno, ore 11.30
Museo Archeologico Nazionale di
Ferrara
Via XX Settembre n. 122
info 0532 66299
www.archeoferrara.beniculturali.it
Ingresso intero € 5,00
ridotto € 3,00 e gratuito per gli aventi diritto
Quante storie ci racconta il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara?
Infinite.
Da venerdì 21 giugno partono quattro viaggi alla scoperta di Palazzo Costabili,
detto di Ludovico il Moro, e dell’antica città di Spina, la cui storia
millenaria rivive attraverso i reperti conservati nel Museo.
Le visite guidate gratuite sono condotte da Eleonora Poltronieri e Chiara
Guadagnino, volontarie del Servizio Civile presso il Museo, e si svolgono nelle
giornate di venerdì 21 e venerdì 28 giugno, dalle 15.30 alle 17, e di sabato 22
e domenica 23 giugno, dalle 11.30 alle 13.
A tutti i visitatori vengono spalancate le porte di una vera e propria “casa
delle arti” dal triplice aspetto: Palazzo Costabili come “contenitore” di una
importante realtà museale ma anche come maestoso rappresentante
dell’architettura rossettiana e, per finire, come ospite di eventi culturali che
legano il passato e il presente del Palazzo.
Sull’onda del recente successo del ciclo di conferenze sugli Etruschi,
conclusosi il 16 maggio, il Museo continua la sua mission di coinvolgimento del
vasto pubblico con quattro giornate in cui torna a raccontarsi ai suoi
visitatori.