La dimensione creativa nella riabilitazione psichiatrica
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Ufficio stampa SBAER
14 ottobre 2009

A più di trent’anni dalla Legge 180, un convegno documenta e riflette sull'esperienza ferrarese, mettendola a confronto con altre esperienze “creative” nel campo della salute mentale e del recupero del disabile psichico

CONVEGNO
LA DIMENSIONE CREATIVA NELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA
“Mettiamo insieme i cocci”

venerdì 30 ottobre 2009, dalle 8.30 alle 17.30

FERRARA, Museo Archeologico Nazionale
Via XX Settembre n. 122

Ci sono bambini che sono bastardi due volte. Sono i figli degli “stupri etnici”, delle violenze non solo di guerra. Rinnegati dalle madri, abbandonati negli orfanatrofi, coaguli di dolore e vergogna, sono le vittime vive, schiacciate dalla soma di un futuro spezzato tutto da ricostruire.
Anche di loro si parla al convegno “La dimensione creativa nella riabilitazione psichiatrica” che si tiene venerdì 30 ottobre al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara in via XX Settembre 122.
Promosso dal Dipartimento di Salute Mentale dell'AUSL e dalla Clinica Psichiatrica dell'Università di Ferrara, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale, il Centro Territoriale Permanente di Codigoro, l'Istituto di Psicoterapia Espressiva, Art Therapy Italiana e l'International Association for Art and Psychology, il convegno vuole essere un momento di riflessione e confronto tra le varie esperienze di arte terapia in campo psichiatrico sviluppate a livello nazionale ed internazionale.
La scelta di Ferrara non è casuale. Questa non è solo la capitale del Rinascimento, è anche la città dove l’arte ha più spesso sposato la sofferenza psichica, dal vissuto doloroso di Torquato Tasso, rinchiuso per anni al Sant’Anna, alle nevrosi da guerra di Giorgio De Chirico e Carlo Carrà, ricoverati all’Ospedale di Villa Seminario. Una città pioniera delle “buone pratiche” per combattere lo stigma nei confronti del paziente psichiatrico, che ha ospitato nel 1994 il Congresso dell’European Commettee for Art and Therapy Education; una città che non ha esitato ad usare scrittura, disegno, mito e archeologia per comunicare con l’universo emotivo del malato.
E non è un caso che a fungere da apripista sia il progetto del Centro Diurno “Il Convento” di Ferrara, dove un gruppo di pazienti psichiatrici, affiancato da archeologi e volontari del Gruppo Archeologico Ferrarese, ha potuto setacciare la terra, toccare un frammento antico e tentare di ricomporlo nell’oggetto originale, in una sorta di metafora del percorso di recupero psichiatrico.
L’esperienza ferrarese è il paradigma con cui si misurano obiettivi, metodologie e risultati dei vari interventi, in una specie di mostra collettiva. Si va dall'esperienza di Padova a quella di Poggio Mirteto, dove si è realizzato un incontro tra riabilitazione psichiatrica ed archeologia quasi gemello di quello estense. L’esperienza di Savona racconta come il gruppo teatrale dei pazienti sia riuscito a mettere in scena “i sogni della città”, divenendone così interprete e portavoce. A Livorno un dialogo ultra decennale tra artisti, pazienti e terapeuti ha permesso di sintonizzare e “riannodare”, in modo più appropriato e vitale, percorsi individuali ed istituzionali. A Palermo un gruppo di psicologi ha portato l’arte terapia “dietro le sbarre”, offrendo anche ai giovani reclusi linguaggi idonei a contenere una possibile e liberatoria “sfida esistenziale”. In Bosnia Herzegovina un’esperienza di arte terapia con bambini e adolescenti ospiti di un orfanatrofio ha cercato di curare le ferite visibili ed invisibili lasciate dalle violenze della guerra, offrendo un aiuto per “mettere insieme i cocci” in modo vitale e creativo.
Testimonianze ed esperienze creative sul campo che possono fornire indicazioni preziose per orientare la pratica nei servizi psichiatrici e la formazione degli operatori.
Il convegno rientra nell'ambito di UniFestival che si svolge dal 25 settembre al 31 dicembre 2009. L’inizio dei lavori è presenziato dal Prefetto di Ferrara, Provvidenza Raimondo. Al termine del convegno si terrà un concerto di musica da camera con il gruppo Siderum Pulvis Ensemble

Informazioni ed iscrizioni: Fabrizia Pizzale (Tel. 0532.235902 - f.pizzale@ausl.fe.it )

maggiori informazioni su
http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/fe_convegno_archeoterapia.htm

Per approfondimenti e informazioni di carattere tecnico-scientifico Roberto Boccalon, rmboccalon@tin.it