Ferrara, Museo Archeologico Nazionale, domenica 24 novembre 2013, dalle ore 16
La cultura si mobilità per dire no alla violenza contro le donne: incontri, lettura di brani classici, sfilata di abiti antichi e inaugurazione della mostra
“Se gli uomini
non tramano…
lo fanno le donne”
a cura di Mario Cesarano e Valentino Nizzo,
aperta fino al 16 febbraio 2014
CON L'ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Nella letteratura antica, le donne che tessono sono donne di rango, da Arianna a Penelope, da Elena ad Aracne, da Procne a Filomela. In questa loro sapienza si annida la capacità di tessere e gestire anche relazioni sociali e familiari
domenica 23
novembre 2013 apertura prolungata fino alle ore 19.30
FERRARA, Museo Archeologico Nazionale, via XX Settembre n. 122
info 0532 66299
ingresso gratuito
L’iniziativa apre le tre giornate dedicate alle “Donne nell’antichità. Le radici della civiltà del rispetto” (Bologna, Pinacoteca Nazionale, venerdì 22 novembre – Parma, Teatro Farnese e Museo Archeologico Nazionale, sabato 23 novembre – Ferrara, Museo Archeologico Nazionale, domenica 24 novembre), promosse dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, in occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Forte del successo dell’edizione 2012, la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna propone anche quest'anno a una serie di
appuntamenti a Bologna, Parma e Ferrara che utilizzano l'archeologia come
strumento per conoscere la situazione della donna nel mondo antico e ricercare
le radici embrionali antiche della cultura occidentale di rispetto della donna.
Per il tema trattato e lo specifico interesse istituzionale, anche l’edizione
2013 ha ricevuto L'ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
L’iniziativa del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara per la giornata
di domenica 24 novembre sfrutta il ricco patrimonio del museo per
ridisegnare la figura della donna nell’antichità. Con la mostra "Se
gli uomini non tramano… lo fanno le donne", i
curatori Mario Cesarano e Valentino Nizzo sfatano il luogo comune che vede nella
tessitura un’attività minore che confina la donna all’ambito domestico,
dimostrando al contrario che nella tradizione antica le donne che tessono, da
Arianna a Penelope, da Elena a Filomela, sono donne di rango, un dato ampiamente
confermato anche dai corredi funebri che ci vengono dal passato.
Aperta fino a domenica 16 febbraio 2014, la mostra illustra il rapporto
tra la donna e il mondo della tessitura, insinuando provocatoriamente che
all’abilità al telaio corrisponda un’ancor più raffinata capacità di tessere
relazioni politiche, sociali o familiari.
L'inaugurazione è preceduta alle ore 16 dalla presentazione dell’attività
del Centro Donna Giustizia di Ferrara e dell'associazione Badanti "Nadiya", con esibizione danzante di
alcune iscritte provenienti dall’Europa dell’Est.
Alle 16.45 Monica Centanni, docente di Letteratura greca all'Università
IUAV di Venezia, e Daniela Sacco, filosofo e studioso presso il dipartimento di
studi classici dell'Università IUAV di Venezia, introducono e commentano una
scelta di testi su personaggi
femminili del mito greco recitati dall’attrice Francesca Fava, con
l'accompagnamento musicale di Daniella Firpo e Pino Cesarano.
L'inaugurazione della mostra (ore 18) è affiancata da una sfilata di abiti
dedicati alle eroine protagoniste dell'esposizione, appositamente
realizzati dalla Scuola di Moda e Sartoria di Lorella Chinaglia (con sedi a
Ferrara e Rovigo)
Per l'occasione il museo prolunga l'orario di apertura fino alle ore 19.30, con
ingresso gratuito
Domenica 15 dicembre 2013 (ore 10,30) il museo propone un incontro dal
titolo é "Donne e uomini: la cultura della non violenza", a
cura dell'Associazione FODAPA. Intervengono la psicologa Deanna
Marescotti e l'antropologa Silvia Pellino, socie Fidapa, il coordinatore del
Centro di Ascolto uomini maltrattanti di Ferrara, Michele Poli, e una delle
sette giornaliste del Blog del Corriere della Sera, 27^ Ora, co-autrice di
“Questo non è amore”, venti storie di violenze domestiche sulle donne,
libro-inchiesta finalista al Premio Estense 2013.
Tutti gli eventi in programma a Ferrara sono a sostegno dell’attività svolta sul
territorio dall’Associazione Centro Donna Giustizia e dall’Associazione badanti
“Nadiya” e sono a ingresso gratuito.
L'iniziativa è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Bal’danza, Gruppo Archeologico Ferrarese, volontarie dell'Arci Servizio Civile, Associazione Centro Ascolto Uomini Maltrattanti di Ferrara, Associazione FIDAPA, Associazione Centro Donna Giustizia, Associazione badanti “Nadiya-Onlus” e Scuola di Moda e Sartoria di Lorella Chinaglia, con il sostegno della Fondazione del monte di Bologna e di Ravenna 1473
L’appuntamento di Ferrara chiude le tre giornate dedicate alle “Donne
nell’antichità. Le radici della civiltà del rispetto”, preceduta dall’iniziativa
di Bologna (Pinacoteca Nazionale) e da quella di Parma (Teatro Farnese e Museo
Archeologico Nazionale)
Venerdì 22 novembre, Bologna propone alle ore 16 la tavola rotonda “Le
donne di fronte alle leggi degli uomini”, confronto tra archeologi, esperti di
diritto e di storia dell’arte sul tema dell’azione/reazione delle donne rispetto
a un mondo eminentemente maschile nei suoi vari ambiti (dalla politica alla
legge, dalla cultura alle arti).
Per l’occasione sarà possibile ammirare per la prima volta l’opera Susanna e i
vecchioni di Artemisia Gentileschi, eccezionalmente esposta nella Pinacoteca
Nazionale fino a domenica 24 novembre
Sabato 23 novembre, Parma ospita alle ore 10 “Più niente al mondo”,
tratto da Le Troiane di Euripide, per la regia di Franca Tragni (Teatro Farnese,
prenotazione obbligatoria 0521.233718). A partire dalle ore 15, visite guidate
al Museo Archeologico Nazionale dedicate a “Parma romana e le sue donne”, con il
vicedirettore Manuela Catarsi, e al tema “Dalle Grandi Madri alle Virtuose
Matrone. La donna nell’antichità: ruoli e simboli della forza femminile”, con
l’archeologa Paola Mazzieri di Artificio cooperativa.
In collaborazione con Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, gruppo teatrale Associazione allievi del Liceo Ginnasio “G. D. Romagnosi” di Parma, Associazione Centro antiviolenza di Parma, Associazione ZonaFrancaParma ( teatro sociale), Artificio cooperativa (didattica museale), Sonia Avella e Giulia Piana (stagiste)
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