Comacchio (FE) – Comunicato stampa del MeetUp 5 Stelle Comacchio e 7 Lidi del 27 febbraio 2019 concernente la zona “Ex Zuccherificio”
Precisazione di Cristina Ambronini, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Con riferimento al comunicato Stampa del MeetUp 5 Stelle Comacchio e 7 Lidi
del 27 febbraio 2019 concernente la zona “Ex Zuccherificio”, pervenuto a questo
Ufficio nella stessa data e assunto agli atti con prot. n. 4500 del 01/03/2019,
preciso quanto segue.
Il comunicato fa riferimento, confondendole, a due aree distinte:
l’area dei rinvenimenti archeologici del 2011 e l’area oggetto della citata
configurazione morfologica, sita in via dello Zuccherificio n.1.
La prima area consiste in un terreno agricolo ed è stata oggetto di
vincolo archeologico con Decreto C.R. del 24.4.2017 ai sensi degli art. 10-13
del D. Lgs. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), su istanza
della dott.ssa Caterina Cornelio, allora funzionario archeologo di questo
Ufficio, a seguito dei rinvenimenti del 2011 menzionati nel comunicato stampa.
Lungo il limite meridionale dell’area vincolata, corrispondente con il Canale
Ignazio, nel 2017 sono state effettuate ulteriori indagini archeologiche
preliminari da parte di questo Ufficio in relazione ad opere di tombamento del
canale da parte di Snam Rete Gas, le quali hanno esaurito le esigenze di tutela
dei depositi individuati.
La seconda area, quella denominata “Ex Zuccherificio”, è situata a sud
dell’area vincolata ed è delimitata dai canali Valle Isola e Ignazio a nord, a
ovest dalla Strada Provinciale Comacchio-Massafiscaglia, a sud-sud-est dalla
Strada Provinciale Ostellato - Comacchio.
Relativamente a questa seconda area, con riferimento alle attività di
riconfigurazione morfologica mediante apporto di terreno per colmare i
dislivelli, è pervenuta istanza di parere a questa Soprintendenza da parte di
Petroltecnica S.p.A. (assunta agli atti con prot. n. 10416 del 08/05/2017). A
questa richiesta non è stata data risposta in quanto l’area è oggetto di tutela
paesaggistica e pertanto la procedura corretta per l’esecuzione dei lavori
prevede l’avvio di un procedimento di autorizzazione paesaggistica ai sensi
dell’art. 146 del D.lgs. 42/2004 e smi. Sotto il profilo della tutela
archeologica, nella citata istanza non si prevedevano opere di scavo ma
solo di apporto di terreno, il che avrebbe ulteriormente preservato gli
eventuali depositi archeologici ancora non intaccati dalle impattanti
interferenze nel sottosuolo costituite dagli edifici e pertinenze dell’ex
Zuccherificio a partire dagli anni ‘50. Si precisa inoltre che anche ai sensi
del PTCP della Provincia di Ferrara per tale area non sussistono normative di
tutela archeologica. Alla luce di quanto sopra, alla richiesta non si è
provveduto con una nota istruttoria in quanto la procedura non era corretta e si
è restati in attesa dell’avvio del procedimento con il Comune di Comacchio, come
previsto dalla normativa.
In data 14/12/2017 è giunta la richiesta di parere per Autorizzazione
paesaggistica semplificata, ai sensi del DPR 371/2016 e dell’art. 146 del D.lgs.
42/2004, (assunta agli atti con prot. n. 28669 del 18/12/2017) da parte del
Comune di Comacchio per conto della ditta sopra indicata.
Tenuto conto delle già risultanze dell’istruttoria archeologica e
valutato che, sotto il profilo della tutela paesaggistica, l’intervento
prevedeva il solo riempimento delle vasche esistenti senza superare il limite
della quota stradale media e che, pertanto, non comportava una modifica
altimetrica dell’area (rispetto alla quota media dei terreni circostanzi)
la richiesta è stata messa agli atti in attesa della scadenza naturale dei
termini del procedimento in quanto ritenuta compatibile con i caratteri
paesaggistici dell’area e le previsioni del piano paesistico vigente.
LA SOPRINTENDENTE
Cristina Ambrosini
prot. n. 4545 del 01/03/2019