Scoprire Claterna: si replica. Sabato 11 e domenica 12 febbraio altre due visite guidate gratuite agli scavi dell’antica città romana che giace sotto i campi di Ozzano
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Ufficio stampa SBAER
9 febbraio 2006
 

Dopo il grande successo delle prime quattro visite guidate (oltre 100 persone solo nello scorso week-end), gli archeologi hanno deciso di rinnovare anche per sabato e domenica prossimi gli incontri aperti a tutti per spiegare gli Scavi/Valorizzazione e la storia dell’antica città romana che ‘dorme’ intatta sotto i campi di Ozzano dell’Emilia. L’appuntamento è per le giornate di sabato 11 febbraio (ore 15) e domenica 12 febbraio (ore 10). Il ritrovo è in via Emilia n. 325 (parcheggio del Ladies’ Bar di Ozzano dell'Emilia). Per informazioni 347.7597112

Il territorio di Ozzano dell’Emilia cela una delle più interessanti realtà archeologiche della regione. Ai due lati della via Emilia, nell’area compresa tra l’abitato di Maggio e il torrente Quaderna, si stendono i resti di un’antica città romana, Claterna. Avvicinandosi la conclusione della recente campagna di scavo gli archeologi ripropongono le visite guidate gratuite per mostrare al pubblico le strutture recuperate e spiegare la storia di questa città ‘scomparsa’ che attende solo di essere riportata alla luce.
Claterna era il nome della città romana situata sulla via Emilia fra le colonie di Bologna (Bononia), ad ovest, e Imola (Forum Corneli), ad est. Città di medie dimensioni, visse fra la prima metà del II secolo a.C. ed il V secolo d.C., durante tutto il periodo della colonizzazione romana in questa parte della regione. A partire dal 1891 varie campagne di scavo sono state condotte nel suolo del centro urbano antico, uno dei pochi della regione a non aver avuto continuità abitativa dall’antichità ad oggi. Questi scavi -poi ricoperti per preservarne l’integrità- hanno esplorato piccole porzioni della città antica, mettendo in luce strade, case (domus) con pavimentazioni a mosaico e cocciopesto, altri edifici di funzione più incerta e, naturalmente, una grandissima quantità di materiale mobile, ceramiche, monete, svariati oggetti in metallo ed osso lavorato, frammenti architettonici decorati in pietra, vasetti di vetro, ecc.
Nel novembre 2005 è ripresa la campagna di scavo archeologico sul sito grazie alla nascita dell’associazione “Civitas Claterna” che coniuga le potenzialità operative di realtà diverse del territorio ozzanese quali il Comune di Ozzano, la ditta IMA e il gruppo archeologico “Città di Claterna”, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.