Le indagini archeologiche in comune di Castellarano
(RE), loc. Tressano, nell’area di realizzazione del nuovo impianto sportivo
indoor all’interno del locale Polo Scolastico, sono iniziate nel mese di ottobre
2020 e si vanno concludendo nel gennaio 2021.
L’intervento è stato avviato dalla Soprintendenza
Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Bologna e le
Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara come controllo archeologico in corso
d’opera nell’ambito delle procedure di Archeologia Preventiva ai sensi dell’art.
25 del D. Lgs. 50/2016. Gli scavi, condotti dalla ditta CLM Archeologia s.r.l.,
sotto la Direzione Scientifica del Funzionario Archeologo della Soprintendenza,
dott.ssa Monica Miari, hanno portato all’individuazione di strutture di età
romana nel settore meridionale dell’area di cantiere, su di una superficie di
circa 600 metri quadrati. Si tratta di un edificio che venne interamente
ricostruito nella medesima zona in almeno tre momenti diversi fra la fine
dell’età repubblicana o l’inizio dell’età imperiale (I sec. a. C/I sec. d. C) e
l’età tardo antica (V/VI sec. d.C.). I resti presentavano un notevole grado di
conservazione grazie al terreno scivolato dal rilievo posto immediatamente a
ovest, un livello colluviale che li aveva ricoperti preservandoli dai lavori
agricoli. Alcuni sondaggi eseguiti in profondità hanno evidenziato la lunga
sequenza di vita dell’edificio, ma anche la complessità delle sue
trasformazioni.
Fig. 2 Vasca di età tardo antica individuata nel corso degli
approfondimenti
L’indagine ha riguardato principalmente sei
ambienti della struttura datata tra IV e VI sec. d. C, delimitati da murature in
tegole e pezzame laterizio su fondazioni in ciottoli, con pavimenti in
cocciopesto e in terra battuta, ma anche in pezzame laterizio costipato e
risistemato. Sono presenti anche indicatori di attività produttive, tra i quali
tre dolia, un basamento in cocciopesto per attrezzature e residui di attività
artigianali. Nelle murature e nei piani in pezzame sono stati utilizzati
numerosi elementi di recupero, come grossi frammenti di mattoni sesquipedali e
tegole ad alette, mattoni circolari per suspensurae e semicircolari da colonna.
Sono presenti anche alcuni elementi architettonici in pietra scolpiti. Si tratta
di materiali che, verosimilmente, vennero riutilizzati a partire dal IV secolo
recuperandoli dalle demolizioni dei due fabbricati precedenti, collocati nella
stessa area ma con sistemazioni leggermente diverse. Dallo scavo possiamo
osservare, infatti, l’esistenza di murature con una diversa articolazione, le
più antiche delle quali fanno pensare ad una progettazione, anche funzionale, di
tipo diverso.
Il lavoro condotto ha permesso di recuperare
un'immagine complessiva dell’evoluzione dei fabbricati, anche con l’aiuto dei
fotopiani realizzati con un drone, in grado di fornire immagini unitarie e
georeferenziate del complesso. Inoltre, lo scavo ha restituito un numero
significativo di reperti, come ceramiche, monete e alcuni vetri, già depositati
presso il magazzino del comune di Castellarano. Solo un’analisi più dettagliata
del materiale rinvenuto sarà in grado di precisare più correttamente lo
cronologia e la funzione delle strutture rinvenute.
A indagini ultimate i resti
verranno accuratamente ricoperti e protetti e il nuovo edificio non andrà ad
intaccare le fondazioni antiche. I risultati degli scavi, illustrati anche
mediante ricostruzioni digitali, potranno fornire la base per un’esposizione del
materiale archeologico rinvenuto, da ospitarsi negli spazi che l’Amministrazione
comunale metterà a disposizione.