BONDENO (FE) –
Riconversione in pastificio dell’area dell’ex zuccherificio
Precisazione del Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna,
Filippo Maria Gambari: “Pregiudizievole ipotizzare lungaggini. La pratica sta
procedendo in tempi rapidi”
Nelle scorse settimane la stampa locale ha pubblicato alcune dichiarazioni
della società IGPF in merito a presunte lungaggini burocratiche e ipotetici
blocchi dei lavori da parte di questa Soprintendenza per i beni archeologici
dell’Emilia-Romagna che dilaterebbero o addirittura metterebbero a repentaglio
gli interventi di riconversione in pastificio dell’area dell’ex zuccherificio di
Bondeno
Tali dichiarazioni sono non solo smentite dai fatti ma risultano lesive della
professionalità dell’archeologo responsabile del territorio di Bondeno,
Valentino Nizzo, e dell’intera Soprintendenza
Riteniamo doveroso chiarire quanto segue anche nel rispetto delle legittime
aspettative della popolazione che ripone, nel positivo esito di questa
riconversione, comprensibili speranze occupazionali.
Premesso che questa Soprintendenza può esprimere pareri solo nel proprio ambito
di competenza, ovvero sulla presenza o meno di evidenze archeologiche nell’area
oggetto dei lavori, va subito chiarito che non sono i committenti a richiedere
le verifiche archeologiche preventive ma è al contrario la Soprintendenza a
disporle: richiediamo questi controlli prima dell’inizio dei lavori proprio per
evitare i successivi blocchi paventati dalla società IGPF.
Per quanto concerne la tempistica, questa Soprintendenza ha ricevuto dalla
Provincia di Ferrara, nel marzo 2012 e febbraio 2013, due richieste di parere di
competenza: a entrambe abbiamo dato risposta in un tempo compreso tra i 6 e gli
11 giorni.
La Provincia di Ferrara ha approvato il progetto nel giugno 2013.
La Finbieticola Bondeno ci ha comunicato il 26 settembre 2013 l’avvio dei lavori
e la ditta incaricata dell’esecuzione dei sondaggi preventivi necessari a
riscontrare la compatibilità delle opere previste con i fini della tutela delle
testimonianze storico-archeologiche del territorio.
I sondaggi sono iniziati il 2 ottobre e si sono conclusi il 4, verificando
l’assenza di criticità
Ciò consentirà a questa Soprintendenza (non appena ricevuta la relazione della
ditta che ha monitorato i sondaggi archeologici) di rilasciare il nulla osta
affinché le opere possano essere portate a termine nel pieno rispetto delle
esigenze di tutela, evitando rallentamenti e stop derivanti da rinvenimenti
fortuiti peraltro assai frequenti nel territorio di Bondeno, caratterizzato da
una continuità insediativa che va dal Neolitico all’età moderna, e di cui è ben
nota la ricchezza archeologica.
L’affermazione che l’iter della pratica di verifica archeologica “richieda, come
a tutti noto, tempi lunghissimi, disincentivando potenziali investitori
dall’attivare iniziative imprenditoriali nel nostro Paese”, come dichiarato alla
stampa dalla società IGFP, è dunque priva di ogni fondamento.
Il Soprintendente per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna
Filippo Maria Gambari