Studi e
progetti sulle eclatanti scoperte dalle necropoli villanoviane di Verucchio
Tutte le novità in un convegno che si terrà a Verucchio (RN), 20-22 aprile 2011
Armi, troni, abiti e gioielli di
tremila anni fa
Immagini di uomini e donne dalle necropoli villanoviane di Verucchio
MERCOLEDÌ 23 MARZO,
ALLE ORE 15
(attenzione, l'orario è stato posticipato)
CONFERENZA STAMPA
nella sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Via Belle Arti, 52 - BOLOGNA
Armi,
troni, gioielli e persino abiti, tutto di inestimabile valore. Gli oggetti
rinvenuti nelle tombe villanoviane di Verucchio veicolano identità, ruoli e
funzioni di un’elite sociale che ha saputo raccontarsi nel tempo, nello spazio e
nei rituali funerari.
Dall’altura affacciata sul mare, i signori di Verucchio controllavano il
commercio dell’ambra che arrivava dal Baltico. Sotto il loro controllo,
artigiani specializzati lavoravano, con tecniche incredibilmente complesse e
raffinate, ambra, bronzo, ferro e legno, producendo oggetti e strumenti di
eccezionale qualità.
Gli scavi archeologici effettuati nell’ultimo lustro a Verucchio
(nell’entroterra riminese), hanno portato alla luce oltre 80 tombe di uomini e
donne villanoviane sepolti tra l’VIII e il VII secolo a.C. con ricchissimi
corredi.
Il convegno internazionale che si terrà a Verucchio dal 20 al 22 Aprile 2011
farà il punto sui clamorosi ritrovamenti e sugli studi interdisciplinari che ne
sono scaturiti.
Per illustrare in dettaglio il programma del convegno è convocata una conferenza
stampa
mercoledì 23 marzo alle ore 15
nella sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
in Via Belle Arti n. 52 a Bologna
Intervengono:
Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna
Lisetta Bernardi, Assessore alla Cultura del Comune di Verucchio
Laura Carlini, Istituto per i Beni Culturali e Naturali Regione della Emilia-Romagna
Patrizia von Eles, Archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'E-R
Si prega di considerare la presente come invito