Dai beni sequestrati una risorsa per la ricerca e la didattica
Con i reperti recuperati a tombaroli e trafficanti senza scrupoli si allestirà un museo nel complesso di San Giovanni in Monte
Centinaia di reperti di ogni epoca, dalla preistoria al rinascimento, provenienti da scavi clandestini, sequestrati nel corso di operazioni di Polizia e affidati dall’autorità giudiziaria alla custodia della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
Per valorizzare questo importante patrimonio, Soprintendenza e Università hanno stipulato una convenzione per la catalogazione, lo studio e la fruizione di questi materiali
Per illustrare in dettaglio il progetto è convocata una conferenza stampa
lunedì 6 aprile 2009
alle ore 11.15
Aula Prodi
Complesso di San Giovanni in Monte, 2
Interverranno:
Prof. Giuseppe Sassatelli, Dipartimento di Archeologia - Università di
Bologna
Dott. Luigi Malnati, Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell’Emilia Romagna
Cap. Ciro Laudonia, Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di
Bologna
Saranno presentati alcuni reperti recuperati e i progetti virtuali sulla
realizzazione del museo.
Presentazione a cura di Maria Teresa Guaitoli (Dipartimento di
Archeologia) e Donato Labate (Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell’Emilia Romagna)
Carla Conti
Ufficio stampa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
tel. 051.223773 (interno 138)
sba-ero.stampa@beniculturali.it