Bologna - Paola Desantis ricorda la figura di Salvatore Aurigemma
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Ufficio stampa SBAER
6 dicembre 2012

Martedì 11 Dicembre 2012, ore 21
Centro Sociale "G. Costa" in via Azzo Gardino 48 (Bologna)
Conferenza: “Salvatore Aurigemma e l’archeologia in Emilia-Romagna (1924-1939)”
Relatrice: Dott.ssa Paola Desantis
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna

Salvatore Aurigemma (Monteforte Irpino 1885 - Roma 1964)Nell’ambito del ciclo di conferenze “Comunicare l’archeologia”, promosso dal Gruppo Archeologico Bolognese in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, l'archeologa Paola Desantis ricorda Salvatore Aurigemma, una delle figure maggiormente emblematiche per la storia dell’archeologia dell’Emilia-Romagna.
Nato a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino, nel 1885, Aurigemma si era formato all’archeologia militante in Libia, prima, durante e dopo l’occupazione italiana della cosiddetta “quarta sponda”, e successivamente a Pompei.
Aurigemma arrivò a Bologna nel 1924 con il compito di fondare -nel vero senso della parola- gli Uffici e l’attività della Soprintendenza Archeologica dell'Emilia-Romagna.
Dal 1924 al 1939, oltre a mettere a sistema le attività di tutela e valorizzazione in regione, il suo operato segnò un periodo di clamorose scoperte archeologiche, dalle straordinarie campagne di scavo nelle necropoli di Spina e Sarsina, agli scavi e restauri a Veleia, Boretto, Rimini e Claterna, solo per citare i lavori di più vasta risonanza.
Fondamentale il suo operato per acquisire allo Stato l’area archeologica di Marzabotto e i materiali rinvenutoi negli scavi ottocenteschi, come pure si deve alla sua grande capacità di mediatore la creazione del museo di Ferrara, interamente dedicato alla necropoli di Spina. Un lavoro scandito e documentato dunque da monumenti restaurati, musei aperti ma anche pubblicazioni di alto valore scientifico.
Recentemente la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna ha ricevuto in dono dagli eredi dell’illustre archeologo la sua cospicua biblioteca e sta curando il censimento di questo fondo che sarà poi destinato alla consultazione pubblica.