Nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 dicembre, dopo lo svuotamento dell’ambiente alluvionato, sono state trasportate tutte le casse in un luogo idoneo alla loro conservazione. Le operazioni di recupero sono state coordinate dal curatore del Museo di Nonantola, Chiara Ansaloni, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza (restauratore Roberto Monaco, Funzionari Archeologi Sara Campagnari e Cinzia Cavallari), grazie al prezioso e indispensabile supporto della Protezione civile della Regione Piemonte e Lombardia e dell’Associazione Nazionale Tutela e Salvaguardia Beni Culturali della Protezione civile - Comacchio Trepponti.
Grazie alla squadra dei professionisti e dei volontari che si sono resi immediatamente disponibili e al coordinamento del Comune di Nonantola si sta procedendo ai primi interventi di recupero, secondo un cronoprogramma condiviso e soggetto alla supervisione del restauratore Roberto Monaco: documentazione dei danni, apertura dei contenitori dei reperti e verifica dello stato di conservazione, asciugatura e/o pulitura dei manufatti (tenendo conto delle specificità dei materiali, ceramica, metalli, intonaci ecc.), insacchettamento con indicazione della provenienza, sistemazione in nuove casse o nei medesimi contenitori, ove recuperabili, e collocazione in un nuovo deposito allarmato e con microclima parametrato secondo i valori codificati.