Dopo la pausa del Capodanno, a Claterna è ripreso il lavoro degli
archeologi che stanno adesso scavando all’interno dell’edificio con l'obiettivo
di mettere in luce tutte le strutture che lo compongono.
L'area di scavo così come si presenta oggi
Man mano che emergono i divisori interni diventa più comprensibile
l’organizzazione degli spazi e più evidente la tecnica edilizia utilizzata per
realizzare tutto l’edificio.
I muri, che hanno la fondazione in ciottoli di fiume e l’alzato in pezzi di
tegole o di mattoni, si presentano conservati solo in parte. Ciò è dovuto al
fatto che già nell’antichità, dopo l’abbandono della città, erano stati smontati
per recuperare tutti quegli elementi che potevano essere riutilizzati in qualche
nuova costruzione. La presenza di buche per palo e di alcuni frammenti di
graticcio trovati nello scavo fa pensare che, più che di muri veri e propri,
possa trattarsi di zoccolature murarie, cioè di appoggi per alzati in materiale
deperibile (terra, legno). Abbiamo quindi l’immagine di un edificio realizzato
con una tecnica mista che accosta il laterizio al legno, un dato che, lungi dal
rappresentarlo come edificio cosiddetto “povero”, conferma semplicemente la
notevole capacità degli antichi di utilizzare tutte le materie prime
disponibili, coniugandole a seconda delle singole caratteristiche.
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Un'archeologa mentre
scava |
L'orlo di un vaso
appena emerso dal terreno |
Lo
scavo continua a restituire tanti oggetti fra cui si distinguono, per il numero
considerevole, le monete.
Il dato è particolarmente stuzzicante e pone svariati interrogativi sul motivo
di una simile concentrazione monetale in un’area così ristretta.
Per il momento il quesito è irrisolto ma forse in futuro sarà possibile trovare
le risposte, quando lo scavo sarà esteso nella speranza di recuperare
tutta la planimetria di questo edificio.
Uno dei nuovi ambienti dell'edificio
Arrivederci alla prossima settimana!
Promosso da: |
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna
in collaborazione con il Comune di Ozzano dell'Emilia e l'associazione
Civitas Claterna |
Direttore di scavo: |
Paola Desantis, archeologa |
Informazioni a
cura del Gruppo Archeologico Città
di Claterna |
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