Bollettino n. 3, dal 28 novembre al 4 dicembre 2005
Ozzano dell’Emilia, frazione Maggio
SCOPRIRE CLATERNA
Il maltempo blocca lo scavo ma si continua a lavorare...
 


Ufficio stampa, Bologna 5 dicembre 2005 - Bollettino n. 3

 

Questa settimana il maltempo ha fortemente condizionato lo scavo archeologico, impedendo agli archeologi di completare quelle operazioni iniziali che avevamo descritto nei bollettini precedenti.
Sono comunque proseguite tutte quelle attività collaterali che i lavori di Claterna catalizzano attorno a sé, prima fra tutte quella didattica.


I piccoli archeologi disegnano i reperti

Mentre proseguono le visite all’area di scavo delle classi prime medie di Ozzano, due di loro hanno già completato il percorso didattico. L’ultimo incontro ha visto i ragazzi trasformarsi in piccoli archeologi, confrontandosi con tutte le informazioni e le immagini viste fino a questo momento ed esercitandosi a descrivere –sia col disegno che con la scrittura– quello che avevano osservato nello scavo. Nell’arco di due sole ore, gli alunni -divisi in piccoli gruppi- hanno così costruito il loro piccolo dossier su Claterna, sperimentando tecniche complesse come quella del disegno dei reperti.


Dopo il disegno, la descrizione dei reperti

Da parte loro, gli archeologi hanno avuto il tempo di lavare i primi oggetti recuperati dallo scavo, di cui mostriamo un piccolo campione rispetto a quanto, per ora,  effettivamente disponibile.
Si è già accennato alla presenza di monete ma gli scavi archeologici restituiscono soprattutto oggetti in terracotta che si rinvengono all’interno degli strati sotto forma di frammenti più o meno grandi.
Questi oggetti 'comunicano' in modo diretto: innanzitutto forniscono la datazione degli strati archeologici ma, in maniera più ampia, ci parlano anche delle abitudini quotidiane delle persone che hanno abitato nella città e offrono importanti indicazioni sulle loro attività economiche o lo status sociale.

Coppetta in terra sigillata Bottiglia in ceramica verniciata

Fino ad ora sono stati trovati frammenti di vasi riferibili a tutte le principali classi di produzione in uso durante l’età romana, da quelle più corsive –come la ceramica da cucina– a quelle più fini –come la terra sigillata- ma accanto alla terracotta compaiono anche altri materiali, più rari e spesso più fragili o più preziosi, come il vetro e l’osso lavorato.

Punteruolo in osso lavorato Ansa di bottiglia di vetro

Sono piccoli oggetti, spesso solo frammenti, che però rendono vivo lo scavo archeologico, calandoci nella realtà di tutti i giorni di una città romana.
La prossima settimana speriamo di avere più fortuna e di poter riprendere lo scavo vero e proprio.
Arrivederci a presto!

Promosso da:

Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna in collaborazione con il Comune di Ozzano dell'Emilia e l'associazione Civitas Claterna

Direttore di scavo: Paola Desantis, archeologa
Informazioni a cura del Gruppo Archeologico Città di Claterna