|
Il municipium romano di Claterna, a metà strada fra Bologna e Imola, si
qualificò come il principale centro politico-amministrativo sulla via Emilia fra
il II secolo a.C. ed il V secolo d.C.
La recente nascita dell’Associazione “Civitas Claterna”, esito di una sinergia
fra imprenditoria locale (ditta IMA), enti locali (Comune di Ozzano dell’Emilia)
e volontariato (Gruppo archeologico “Città di Claterna”), ha prodotto come primo
risultato la ripresa degli scavi archeologici sul sito della città romana di
Claterna, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell’Emilia-Romagna.
Il cantiere di scavo
Durante le prime settimane sono stati effettuati una serie di sondaggi,
necessari per determinare il punto in cui impostare lo scavo manuale e acquisire
i primi dati su alcune aree della città antica.
Poi, finalmente, è iniziato lo scavo vero e proprio all’angolo fra la via
Emilia e lo stradello Maggio. Dal 14 novembre, archeologi professionisti e
volontari hanno cominciato a ripulire gli affioramenti dei primi strati
archeologici emersi al di sotto dei campi. L'iniziale timore di trovarsi di
fronte a situazioni rovinate dalle arature degli ultimi decenni si sta
trasformando in un crescente entusiasmo, man mano che aumenta la consapevolezza
dell’ottimo stato di conservazione dei resti.
Gli archeologi al lavoro
Ma che cosa sta emergendo?
I campi di Maggio cominciano a raccontare la storia più recente di Claterna,
quella dei suoi ultimi momenti di vita all’epoca del totale collassamento
dell’Impero romano. Il primo ritrovamento è un edificio, diviso in ambienti ben
riconoscibili e dotato di pavimenti in laterizio, che costituisce il primo caso
di struttura di V–VI sec. d.C. documentato a Claterna.
Uno degli ambienti dell'edificio di età
tardoantica
Si tratta di un ritrovamento di per se stesso rilevante.
Il Tardoantico, cioè la fase a cavallo fra la fine dell’età romana e l’inizio
del Medioevo, è stato un periodo di trasformazioni ad ogni livello del tessuto
sociale, insediativo, economico e politico. Storicamente molto importante, è
tuttavia al momento poco noto per la scarsa leggibilità che presenta sul terreno
e per un tardivo interesse degli archeologi nei suoi confronti: lo scavo a
Claterna, quindi, si pone all’avanguardia all’interno del panorama
dell’archeologia contemporanea.
Ma va fatta un'altra considerazione: un piccolo sondaggio praticato a lato
dell’edificio ha evidenziato, sotto lo strato che si sta indagando, la presenza
di fasi strutturali di età più antica che forniranno preziose informazioni
sull’intera vita del centro urbano.
Nelle prossime settimane si comincerà a scavare l’edificio tardoantico; inoltre,
da lunedì 28 novembre, inizieranno le visite guidate riservate alle scuole, con
gli studenti delle prime medie di Ozzano.
Arrivederci alla prossima settimana!
Promosso da: |
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna
in collaborazione con il Comune di Ozzano dell'Emilia e l'associazione
Civitas Claterna |
Direttore di scavo: |
Paola Desantis, archeologa |
Informazioni a
cura del Gruppo Archeologico Città
di Claterna |
|
|
|