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Continua e si rafforza la collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di
Parma e la sezione Archeoclub di Parma che propongono quest'anno una serie di
incontri con specialisti nelle varie discipline della ricerca archeologica,
pensati per i soci dell’Associazione ma aperti anche al pubblico.
In questi incontri i professionisti che operano nella ricerca e nella tutela
archeologica anticipano ad un pubblico di cultori della materia i primi dati sui
più recenti ritrovamenti archeologici effettuati a Parma e nel Parmense e su
esperienze di campagne di scavo di notevole interesse.
Gli incontri si svolgeranno una volta al mese, fino a maggio 2006.
Il secondo incontro di quest'anno è a cura del Prof. Stephan Seingraber
che, giovedì 2 febbraio, parlerà de "Le tombe etrusche
nella Tuscia".
La nostra conoscenza della pittura etrusca è cresciuta notevolmente durante gli
ultimi decenni soprattutto grazie alle sistematiche prospezioni geofisiche della
Fondazione Lerici nella necropoli di Tarquinia, ad alcune pubblicazioni
fondamentali e alla riscoperta dei lucidi e disegni ottocenteschi. Fra le
scoperte più recenti emergono la Tomba dei Demoni Azzurri a Tarquinia con le
rappresentazioni più antiche di demoni etruschi di aspetto orrendo e di un
Caronte greco nella sua barca, una tomba tardo orientalizzante con un fregio di
animali fantastici a Magliano in Toscana, la Tomba della Quadriga infernale con
un demone con capelli rossi a Sarteano vicino a Chiusi e un complesso
sotterraneo –non funerario– nella zona urbana di Cerveteri con raffigurazioni di
palme. Queste pitture dai colori vistosi, in buona parte affreschi, che
furono naturalmente oggetto di cambiamenti stilistici, iconografici ed
“ideologici” nel corso di cinque secoli, ci danno preziosissime informazioni
sulla vita quotidiana, società, religione e sul culto funerario
dell’aristocrazia etrusca. Questa conferenza cerca di ricostruire sia la storia
delle scoperte e ricerche che lo sviluppo della pittura funeraria etrusca in
base ad una selezione di tombe caratteristiche prevalentemente tarquiniesi
(esaltando alcune scoperte di data recente), di rivelare le varie possibilità di
interpretazione e di inquadrare questo fenomeno cosi affascinante nella storia
generale della pittura antica offrendo dei confronti in Italia meridionale, in
Macedonia, in Tracia e in Asia minore.

Stephan Steingräber, cittadino tedesco, archeologo classico con
specializzazione in archeologia etrusco-italica e in archeologia della Magna
Grecia, dottorato nel 1977 (Univ. di Colonia), Habilitation nel 1994 (Univ. di
Magonza), Libero Docente di Archeologia Classica presso l’università di Magonza,
già Professore ordinario di Archeologia Mediterranea presso l’università di
Tokyo, attualmente Professore di Etruscologia e Antichità Italiche presso
l’Università di Roma Tre, circa 100 pubblicazioni in 6 lingue (fra cui 5
monografie), insegnamento e attività didattiche in 3 lingue (tedesco, italiano,
inglese) in Germania, Italia, Giappone, Danimarca e negli Stati Uniti, membro di
varie accademie in Germania e Italia, cooperazioni internazionali (soprattutto
con colleghi ed istituzioni italiani), organizzazione di mostre, convegni e
symposia archeologici, esperienza in data-base archeologici, scavi archeologici
in Germania e Italia, attuale progetto di ricerca principale: Il processo di
urbanizzazione degli insediamenti etruschi dal tardo villanoviano fino al tardo
arcaico (fine VIII – inizio V sec.a.C.)
Promosso da: |
Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Museo
Archeologico Nazionale di Parma, Archeoclub di Parma |
Quando: |
giovedì 2 febbraio 2006 alle ore 17 |
Costo biglietto: |
gratuito |
Prenotazione: |
nessuna |
Città: |
Parma |
Luogo: |
Sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale |
Indirizzo: |
Palazzo della Pilotta n. 15 |
Provincia: |
Parma |
Regione: |
Emilia-Romagna |
Curatore: |
Roberta Conversi, Servizio Educativo M.A.N. Parma |
Telefono: |
0521.233718 |
Fax: |
0521.386112 |
E-mail: |
Roberta Conversi |
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