Dalla miniera al museo:
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presentazione della pubblicazione didattica |
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I romani la chiamavano "cista". Era un contenitore a forma di cassa, scatola o cesta in cui gli antichi riponevano gli oggetti più svariati, dal denaro agli effetti personali, dalla lana agli oggetti da toeletta. Oppure, più semplicemente, acqua o vino. Parte dal ritrovamento di una cista in bronzo, con tanto di coperchio e attingitoio interno, il singolare viaggio “dalla miniera al museo” con cui gli archeologi spiegano quanto complesso, e al tempo stesso affascinante, sia il messaggio che un reperto, per quanto danneggiato e di difficile lettura, sempre porta con sé. La pubblicazione didattica illustra il percorso dell’oggetto dall’estrazione del minerale alla sua fabbricazione, dai significati d’uso nella vita quotidiana al suo valore simbolico nella sepoltura. Finendo con l’assumere, al termine di un complesso lavoro di studio, ricerca e restauro, valore di segno storico di un territorio di cui gli attuali abitanti possano sentirsi partecipi e orgogliosi.
La presentazione è
curata da Patrizia von Eles,
con interventi del Sindaco Graziano Prantoni e dell’assessore alla cultura Bruno
D’Amore del
Comune di Castel San Pietro Terme che ha contribuito alla realizzazione
dell’opuscolo
Pagina a cura di Carla Conti
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