RITMI DI TRANSIZIONE 2
Dal Garampo al foro Annonario: ricerche archeologiche
presentazione volume
Home - Mostre e appuntamenti - Archivio mostre -  Cesena, 13 dicembre 2016
 

Una nuova, affascinante tappa nella scoperta della storia di Cesena

Ritmi di transizione 2
Dal Garampo al foro Annonario: ricerche archeologiche
a cura di Monica Miari e Claudio Negrelli
Edizioni All'Insegna del Giglio

presentazione del volume
martedì 13 dicembre 2016, ore 16

Biblioteca Malatestiana, Aula Magna
Piazza Bufalini n. 1
Cesena (FC)

Gli scavi archeologici effettuati a più riprese in varie zone del colle del Garampo hanno individuato i livelli più antichi dell’abitato cesenate (risalenti all’età del Bronzo e alla media età del Ferro) e una sequenza insediativa che va dai resti di età romana alle tracce delle fortificazioni del castrum bizantino, fino al quartiere medioevale e alla costruzione del Foro Annonario datata 1854.
Dopo il primo volume dedicato agli scavi 2006-2008, con "Ritmi di transizione 2" i curatori Monica Miari e Claudio Negrelli danno conto dell'esito delle campagne di scavo del 2009 e 2012 incentrate sul castrum tra la tarda Antichità e l'alto Medievo, periodo nel quale la città fu completamente riorganizzata nelle proprie strutture pubbliche, difensive e residenziali.

Intervengono

Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena

Luigi Malnati, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

Giorgio Cozzolino, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini

Sauro Gelichi, Cattedra di Archeologia Medievale - Università Ca' Foscari di Venezia

Maurizio Cattani, Docente di Preistoria e Protostoria - Università degli Studi di Bologna

Monica Miari, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini

Claudio Negrelli,  Università Ca' Foscari di Venezia

Il volume prosegue e approfondisce alcuni temi della pubblicazione del 2009 "Ritmi di transizione. Il colle Garampo tra civitas e castrum: progetto archeologico e primi risultati", curata da Sauro Gelichi, Claudio Negrelli e Monica Miari, sempre per i tipi dell'Insegna del Giglio.
Mentre il primo volume si era concentrato sugli scavi 2006-2008, illustrando l'intero progetto di ricerca e l'intera sequenza insediativa -dall'età che ha preceduto la romanizzazione al Medioevo- “Ritmi di transizione 2” illustra le campagne di scavo del 2009 e 2012 focalizzate su una specifica fase della sequenza, quella del castrum tra tarda Antichità e alto Medioevo, momento nel quale la città fu completamente riorganizzata nelle sue strutture fondamentali, difensive, pubbliche e residenziali.
Gli scavi nel Garampo hanno toccato un luogo fondamentale nella storia della città di Cesena, dalla formazione del primo nucleo urbano alla sua riorganizzazione in epoca medievale e moderna. Il Garampo è uno dei luoghi in cui si compendiano le vicende di una città che a sua volta riflette l’intero territorio a cavallo tra Italia padana e appenninica, tra Ravenna e Roma, nel punto d’intersezione di un binomio che assumerà diversi significati nel corso dei secoli.
Il volume presenta due scavi contigui, quello del Foro Annonario, diretto dalla Soprintendenza, e la prosecuzione delle indagini sul Colle Garampo condotte dall'Università Ca’ Foscari di Venezia, archeologi Claudio Negrelli e Sauro Gelichi, in codirezione con la Soprintendenza Archeologia, archeologa Monica Miari. Sul versante dei materiali approfondisce in particolare i reperti ceramici anche se lo scavo ha restituito ovviamente anche altre classi di materiali che saranno oggetto di un prossimo volume.
Future pubblicazioni daranno conto anche di altri aspetti affrontati nelle diverse campagne di scavo, tra cui l’approfondimento sulle fasi pieno e tardo medievali, quando il Garampo divenne oggetto di una nuova ristrutturazione che porterà alla fondazione del quartiere tardomedievale -tra il XII e il XIV secolo- i cui riflessi più a valle, nel Foro Annonario, sono trattati in questo volume. Allo stesso modo si tratteranno i vari temi sollevati dai manufatti, dalla cultura materiale e dai reperti faunistici e ambientali, campionati secondo un programma di lavoro teso a privilegiarne la contestualizzazione entro insiemi ben definiti.

Posizionamento degli scavi sul colle del Garampo
Posizionamento degli scavi sul colle del Garampo

Le ricerche archeologiche sono state condotte dall’Università Ca’ Foscari in codirezione con l’allora Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna e sono state finanziate dal Comune di Cesena.
Dopo le prime campagne del 1993 e del 2005 (effettuate in previsione della costruzione di parcheggi, poi non realizzati), vista l’elevata potenzialità del luogo nel 2006 è stato avviato un progetto di esplorazione estensiva. Le campagne sono poi proseguite fino al 2009 per poi riprendere nel 2012: sono state aperte due grandi aree (area 1000 e area 2000) sul versante est del colle, tra le vie Fattiboni e la parte più alta di via Malatesta Novello.


Il progetto relativo all’archeologia cesenate, iniziato alla fine degli anni 90 del secolo scorso e legato alla collaborazione quanto mai efficace tra comune di Cesena, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e Università di Venezia, stabilisce con il volume relativo agli scavi 2012-2013 un nuovo importante episodio, con l’edizione scientifica dello scavo condotto dalla Soprintendenza Archeologia nell’area del Foro Annonario, collocato alle pendici del colle del Garampo, sede degli interventi sistematici del primo decennio del secolo.
Durante la ristrutturazione dell’edificio, è stato possibile compiere uno scavo estensivo che ha portato all’identificazione dei livelli più antichi dell’insediamento cesenate, dall’età del bronzo alla media età del ferro, di resti di carattere artigianale relativi all’età romana, delle tracce del castrum bizantino con fortificazioni imponenti, di un quartiere medioevale con sequenze edilizie che arrivano alla costruzione dell’edificio del Foro nel 1854.
Al di là del risultato scientifico -che è, come si capisce, di assoluto rilievo- preme ricordare in questa sede e nell’anno in cui si attua con la riforma Franceschini l’unificazione delle Soprintendenze, che l’“operazione Cesena”, cui anche questo intervento si riferisce, nasce dalla capacità che l’allora Soprintendenza di settore dimostrò di sapersi inserire in modo attivo e propositivo in un progetto di assoluta innovazione, che ha portato alle prime realizzazioni in campo nazionale di carte di potenzialità urbana e del territorio comunale, nonché alla definizione del concetto di “riserva archeologica”, sperimentata proprio sul colle del Garampo.
Da quella esperienza, frutto di un’attività di ricerca scientifica e metodologica e della attiva collaborazione con un’équipe universitaria attenta anche alle esigenze della tutela, è nato concretamente un sistema di relazioni tra le istituzioni e un monitoraggio costante del territorio, da cui sono scaturiti anche i risultati presentati in questo volume.
L’auspicio e la speranza è che la nuova organizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo sia all’altezza di una tradizione che, al di là di molte incongruenze, ha saputo scrivere alcune delle pagine più importanti della nostra ricerca archeologia e salvaguardare il complesso del nostro patrimonio storico.
Luigi Malnati
Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, già Soprintendente Archeologo dell’Emilia-Romagna e Direttore Generale alle Antichità